Varese, Notte bianca ai rifugi antiaerei

Un salto indietro nel tempo, per tornare alla Varese degli ultimi anni di guerra, al periodo tra l’autunno del 1943 e l’aprile del 1945. Diciotto mesi in cui le città italiane sede di impianti industriali hanno vissuto l’incubo dei bombardamenti alleati. Tra queste, Varese, che ospitava la Aeronautica Macchi.

Per due volte la città insubrica ha subito le incursioni alleate, molte di più le occasioni in cui le sirene d’allarme hanno fatto sentire la loro voce stridula e ‘comandato’ la corsa ai rifugi, dieci minuti per trovarvi riparo prima che le grandi porte d’acciaio e cemento si chiudessero per riaprirsi solo a fine allarme. Pagine di storia da non dimenticare.

Da dieci anni, il Gruppo Speleologico Prealpino opera per recuperare i rifugi antiaerei di allora e restituire alla memoria collettiva almeno i due, sui sette realizzati in quegli anni, ancora esistenti o disponibili. Molti, infatti, erano e sono di privati, quindi irraggiungibili, altri sono stati trasformati quando non addirittura distrutti. In questi anni, li hanno recuperati, ripuliti, rimessi in ordine. Hanno ritrovato pezzi di storia, delle loro storie, incontrando e facendo tesoro delle memorie degli ultimi protagonisti di quei mesi, allora bambini, oggi anziani oltre gli ottanta anni d’età.

Ecco il racconto della Notte Bianca dei rifugi antiaerei del 2023.

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