Marketing e Social Media, cosa sarà il 2016?

wordle.jpgSiamo ormai alla fine del 2015, e come ogni anno in questi giorni si sprecano gli articoli di riassunto di quanto successo nei dodici mesi precedenti, e soprattutto di cosa succederà nei dodici che stanno per aprirsi. È tipico dell’essere umano, guardarsi dietro per vedere cosa ha fatto, e guardarsi avanti per interrogarsi sul futuro, prepararsi alle evenienze (questa è la stagione dell’anno in cui si gettano le basi per il lavoro che verrà), giocare anche un po’ con la preveggenza. Questo vale anche per il mondo dei social media. Ecco dunque che anche noi giochiamo un po’ con le previsioni per il 2016 nel mondo social. Lo facciamo facendo leva su quanto scritto da Julie Ellis, Chief Editor di PremierEssay, scrittrice e giornalista, esperta e appassionata di social media, di viaggi, di scrittura. Con lei, e con l’articolo da lei scritto per Social Media Week , percorriamo i prossimi dodici mesi cercando di immaginare quali saranno i trend più importanti, nel mondo social media.

Sono sette i trend che Julie Ellis vede come preponderanti nel 2016. Sette come le piaghe d’Egitto! Sicuramente no, sicuramente saranno più positive e benigne, e rappresenteranno opportunità ed occasioni per lanciare o rilanciare il nostro business, la nostra professionalità.

1. Il Mobile First diventerà norma

Il 2015 ha visto il cambio di posizioni tra dispositivi mobili e dispositivi da tavolo. Tra smartphone e desktop. Negli USA l’anno prossimo si prevede ci saranno quasi duecento milioni di smartphone (esattamente 198,5), ma il nostro Paese non è da meno. Al contrario, in percentuale l’Italia è considerato il Paese più smartphonizzato del mondo! Saranno infatti più di trenta milioni gli italiani dotati di smartphone, ed in grado di connettersi alla rete per qualunque necessità di lavoro, informazione, divertimento.
Questo fenomeno ha fatto sì che le aziende si buttassero a capofitto nello sviluppo di applicazioni, contenuti, pagine appositamente per i dispositivi mobili, spostando quindi risorse dal web tradizionale, quello che eravamo usi visitare da laptop o, addirittura, desktop.
Il 2016 vedrà un’accelerazione di questo processo di spostamento da un dispositivo all’altro, man mano che sempre più persone usano gli smartphone per sempre più motivi diversi. Quali? I principali settori, nel 2015, sono stati:

  • l’utilizzo di Social Media
  • l’accesso a servizi di News e Entertainment
  • la ricerca e acquisto di prodotti
  • l’utilizzo di app per la navigazione
  • la comunicazione con altre persone (lavoro o amici)
  • la visione di contenuti visuali e video
  • la pubblicazione di commenti

Tutte attività che sono destinate – nella previsione di tutti gli analisti – ad aumentare ancora nel prossimo anno, di fatto rendendo impossibile una strategia di marketing che non si focalizzi suil mobile, in particolare sui dispositivi dotati di touchscreen.

2. SEO: focus sui Social Media

Gli utenti stanno cambiando modalità nel fare ricerche. Lentamente, ma stanno cambiando. La ricerca via search engine è ancora il metodo più diffuso per reperire informazioni, ma molti utenti stanno abbandonando i motori di ricerca per rivolgersi direttamente ai social media. Perché? Principalmente due, le ragioni, stando a Julie Ellis: prima di tutto, i social media sono lo strumento più adatto a cercare contenuto visuale, ritenuto più affidabile di quello scritto (siamo o non nell’era della comunicazione per immagini?). Sui social media, seconda ragione di questa preferenza, è più facile reperire informazioni (grafiche o testuali che siano) corredate di feedback e giudizi da parte di altri utenti. Ecco che, come dice la nostra Chief Editor, una strategia di marketing deve trasformarsi e passare da “Come posso farmi trovare su Google?” a “Come posso farmi trovare su Google e sui social?”.

3. Facebook dominerà ancora. Anche se la sua clientela sarà più vecchia

Facebook non perderà fette di mercato. Al contrario, ne prenderà di altre. È di questi giorni la notizia che Mark Zuckerberg lancerà, il prossimo anno, un Facebbok professionale, modello LinkedIn per così dire. Con iniziative del genere, unite ad una maggiore attenzione alla sicurezza, l’ex almanacco universitario è destinato a essere sempre più leader. Anche a fronte – e a dispetto – di sentenze dei tribunali europei e della volontà della Commissione Europea di piegare la casa americana alle loro volontà (per quanto legittime e fondate, in materia di privacy, sicurezza, gestione delle informazioni e dei dati sensibili).

Unico punto debole di Facebook, i giovani guardano altrove. Il loro modo di usare le piattaforme social è ben distinto da quelli dei ‘vecchi’: il loro obiettivo è interagire l’uno con l’altro e con un contenuto specificatamente per i consumatori, il consumer content. Un fattore importante nel decidere una strategia di mercato e sulla scelta dei social tool a cui indirizzare i propri messaggi.

4. Il Digital Marketing aumenterà sui nuovi siti Social Media

Un altro fattore di cambiamento, oltre all’invecchiamento della clientela di Facebook, saranno strumenti come Snapchat e Instagram, che da mezzi di comunicazione persoanle e per la condivisione di contenuti personali si trasformeranno in strumenti per la comunicazione di marketing, B2C. Un cambiamento già in corso, peraltro, che vedrà una forte accelerazione nel 2016.

5. Nuove opzioni per la pubblicazione di contenuto online, con Instant Articles

Anche in questo caso, a guidare l’innovazione è Facebook. Nel primo trimestre di questo 2015, il lancio di Instant Articles ha dato modo di pubblicare instantanemente e con continuità contenuti streaming. Inizialmente limitato ai soli nove maggiori publishers americani, è stato poi aperto ad altre case editrici e il movimento continuerà anche nel 2016.

Gli altri non stanno certo a guardare, e a beneficiare di questa competizione saranno tutti gli utenti delle piattaforme social. Un esempio di questa competizione è Snapchat story. Utenti singoli utilizzano questo feature per raccontare le loro esperienze, ma diversi brand lo incorporano nelle loro strategie di comunicazione.

6. Le attese degli utenti per contenuti di qualità aumenteranno

La quantità di contenuto aumenta ogni giorno. Con esso, aumentano anche le attese da parte degli utenti di contenuti di qualità adeguata. Video e immagini invece di testo, contenuti accattivanti e informativi al posto di pura e semplice pubblicità: non solo nel B2C ma anche nel B2B.

7. Oculus Rift, i Marketers e la Customer Experience

Ancora non c’è ma già si vede e si sente la sua presenza. Oculus Rift arriverà solo tra qualche settimana o forse mese, ma gli strateghi del marketing stanno già pensando come se fosse ben presente. Chi, fino ad adesso, ha ignorato lo storytelling come mezzo per raggiungere i consumatori si troverà coinvolto in una specie di grande corsa all’ultimo minuto, con le conseguenze di affidabilità e accuratezza che si possono immaginare.

 

 

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