Senza social media…NO!

social media.jpgNon si può fare a meno dei social media. La realtà del mondo imprenditoriale oggi è tale che nessuna organizzazione, per quanto piccola possa essere, può esimersi dall’avere una presenza su uno o più degli strumenti di comunicazione che rientrano nella categoria ‘social’. Questi hanno, infatti, acquisito una tale influenza sulla società di oggi, e sui comportamenti dei consumatori, da poter essere considerati un ‘must-have’, un requisito obbligatorio, per qualunque attività imprenditoriale.

Esserci, sui social media, non è sufficiente. Occorre esserci bene. La presenza, ed i messaggi, di un’organizzazione devono essere adeguati al carattere, ai valori, agli obiettivi che la stessa si è data e che vuole comunicare al resto del mondo. Serve una strategia, con cui promuovere la conoscenza (awareness) del proprio nome, del marchio, dei servizi o prodotti.

Per prima cosa, dando per assodato e scontato che qualunque azienda abbia ben chiari in mente quali siano i valori ed il carattere della propria attività, bisogna definire gli obiettivi di mercato, di business. È il momento più importante della preparazione di una presenza sui social media – e sul web in generale – e delle relative attività di comunicazione. Avere una serie di obiettivi chiari è fondamentale per definire i messaggi ed entrare in contatto con clienti e potenziali clienti. Ricordiamoci che il web ed i social media raggiungono ormai diversi miliardi di persone al mondo, mentre solo un’infinitesima parte di questi possono essere nostri clienti: sparare nel mucchio non serve a nulla, bisogna colpire con criterio, identificando accuratamente i bersagli potenzialmente sensibili ai nostri messaggi. E ad acquistare i prodotti o servizi che proponiamo.

Tra gli obiettivi su cui costruire una strategia social media, alcuni sono specifici di ogni organizzazione e attengono ai caratteri e ai valori che ognuna ha in modo indipendente, altri si possono invece considerare comuni. Stiamo parlando dei costi di marketing – e della loro riduzione, in termini assoluti e/o percentuali rispetto al bilancio dell’azienda –, della necessità di consolidare il rapporto con i vecchi clienti e di guadagnarne di nuovi nell’ambito dell’espansione del mercato, del bisogno di aumentare la notorietà del brand e l’identificazione dei clienti con lo stesso.

Si passa poi al marketing: le azioni e le iniziative, in questo settore, devono naturalmente essere conformi agli obiettivi di business disegnate in precedenza. Di più, deve esserci la possibilità di misurarne i risultati, in modo da poter analizzare la bontà di quanto fatto ed essere in grado di apportare correzioni di rotta, se necessario.

In questa fase è bene ricordarsi di porsi obiettivi effettivamente e realisticamente raggiungibili, nonché di indicare una tempistica: condizioni fondamentali per poter misurare il valore di una campagna e delle sue singole azioni.

L’identificazione degli obiettivi di marketing passa per prima cosa dalla conoscenza di chi sono i propri clienti. Questo è valido sia che si intenda continuare sulla strada che si sta seguendo, sia che si voglia dare una svolta all’azienda, al business, al marchio, acquisire un nuovo carattere, una nuova posizione sul mercato. Nel primo caso, conoscere chi sono i propri clienti consente di rimarcare i valori ed i caratteri per cui siamo stati scelti e preferiti in passato, e sottolinearne il peso ed il valore per fare breccia su nuovi mercati e nuovi clienti; nel secondo caso, invece, quando vogliamo voltare pagina, permette di sottolineare il cambiamento, l’innovazione, anche eventualmente nell’ambito di una continuità quando necessario.

Allo stesso tempo, l’occhio deve puntare sulla conoscenza dei concorrenti, delle loro caratteristiche di business e di comunicazione: prendere nota dei contenuti, dei messaggi, delle iniziative che fanno è un modo per comprendere a quale posto possiamo puntare, come arrivarci, ed eventualmente quali aspetti della loro comunicazione possono essere utili per la nostra.

Abbiamo identificato i nostri obiettivi, definito i punti – valori, prodotti o servizi, obiettivi – su cui costruire i messaggi: adesso dobbiamo scegliere i canali su cui comunicare, e naturalmente le modalità di comunicazione. È il momento della definizione della strategia vera e propria: cosa dico, a chi, come.

Social media e reti di comunicazione ce ne sono in abbondanza. Non tutti possono essere adatti al proprio business. L’analisi dei propri clienti, e/o del target di cliente che stiamo cercando, punta anche ad aiutarci a capire su quali dei social media puntare. È inutile investire tempo e soldi con campagne di comunicazione su strumenti inadeguati. Se l’analisi del profilo dei clienti ci suggerisce che per il 60% sonoattivi su Facebook, è lì che bisogna investire. È comunque più facile che il quadro sia articolato, con i nostri clienti o potenziali clienti attivi su più piattaforme e strumenti, in misura variabile.

Per ogni strumento si dovrà adeguare il contenuto dei messaggi e le modlaità di lancio: ciò che funziona su Facebook, non è detto abbia lo stesso risultato su LinkedIn: se Instagram si basa sulle immagini, è sulla realizzazione di fotografie o grafiche interessanti e coinvolgenti che bisogna puntare, non sui testi.

Tre fattori in particolare sono importanti: il tipo di contenuto, la frequenza della sottomissione i messaggi, l’orario di sottomissione. È importante lanciare messaggi interessanti, con regolarità ma senza esagerare – il rischio è di irritare l’audience con un carico eccessivo – e nel momento giusto per non finire persi nella massa. Ricordiamoci che i social media sono validi per tutto il mondo, e per quanto sia possibile specificare a chi si sta mandando il messaggio (gli hashtag servono a questo), se si effettua il lancio nel momento sbagliato, quando l’attenzione del nostro bersaglio è altrove, il colpo va a vuoto.

Ultimo punto da tenere ben presente: una strategia di comunicazione sui social media può essere misurata in ogni singolo istante, e le correzioni possono essere apportate immediatamente. Non lasciatevi quindi deprimere se i risultati non arrivano seduta stante.

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